Insomma, chiamare una cantina “Ventiventi”, ispirandosi proprio all’anno che finirà per sempre sui libri di storia come quello della pandemia, potrebbe non essere il massimo. Ma l’idea della famiglia Rebazzoni, naturalmente, era nata ben prima dell’esplosione dell’emergenza sanitaria e legata alla fine dei lavori della struttura di questa piccola realtà del modenese. A riderci su, mentre ci parlava di questo progetto, è stato il giovanissimo Andrea Rabazzoni durante una recente video degustazione organizzata dal Consorzio di Tutela del Lambrusco all’interno del “Progetto Giovani”, che intende presentare le giovani leve che stanno portando nuova linfa all’interno dello sfaccettato universo del Lambrusco.
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