Dal sito Lavinium Recensione: Gli Archi -Pisa

Marco Pinat, che una volta terminati gli studi in enologia inizia a recuperare un vigneto abbandonato sul quale esegue un estirpo e un nuovo reimpianto, appoggiando un progetto di biodiversità promosso dall’Università degli Studi di Udine e dal Consorzio Friuli Colli Orientali-Ramandolo. Questa iniziativa consisteva nell’ impianto di barbatelle di Refosco dal Peduncolo Rosso recuperate da selezione massale di vigneti storici.

Se guardiamo la mappa delle denominazioni che coinvolgono la Toscana, salta subito evidente che, tolte le zone montuose, lacustri e i centri abitati, è una regione dove la viticoltura è parte integrante del paesaggio e testimonia tutta la sua vocazione per questa antica tradizione agricola. Undici Docg e quarantuno Doc distribuite su tutte e dieci le province toscane ne danno ulteriore conferma. L’azienda Gli Archi, che risiede sulle prime colline che si ergono dolcemente man mano che ci si allontana dalla costa pisana, persegue una propria filosofia che rimane fortemente legata alle tradizioni agricole dei nostri avi; produce vino e olio, dispone di un agriturismo ed è circondata da un ecosistema perfetto, dove dimorano infinite varietà di piante e animali.

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